Andrea Giuliacci, racconta “MeteoHeroes” la serie animata italiana che spiega ai bambini il cambiamento climatico e i disastri ambientali, rendendoli protagonisti delle buone pratiche di resilienza.
L’Unicef ha recentemente pubblicato uno studio da cui risulta che poco meno della metà dei bambini del mondo vive in paesi ad elevato rischio di conseguenze del cambiamento climatico. In particolare: 400 milioni di bambini vivono in aree soggetti a cicloni, e 330 milioni in zone a rischio inondazione.
In occasione di “Nature in Mind”, il convegno internazionale sul tema della tutela della biodiversità, organizzato a Roma dall’Arma dei Carabinieri, uno dei dibattiti era incentrato sul tema: “Educazione, infosfera, cultura di massa e natura”. Tra i relatori è intervenuto Andrea Giuliacci, meteorologo e divulgatore scientifico, oltre che volto noto della tv. Giuliacci, recentemente, è diventato protagonista di un cartone animato educativo. Nel suo intervento il climatologo ha sottolineato che spiegare ai bambini le cause e i rimedi di queste minacce sia un modo efficace per fargli superare le paure e renderli attivi nel promuovere comportamenti ecologici. Come emerso dal convegno, infatti, i bambini non solo soffrono come tutti le conseguenze della crisi climatica, ma spesso restano molto impressionati, se non traumatizzati, dalle continue notizie di disastri ambientali come tsunami e alluvioni che vedono in televisione.
Il cartone animato è “MeteoHeroes”, una produzione italiana trasmessa dal canale gratuito Cartoonito e dal network Boomerang. Racconta le gesta di alcuni bambini che vivono alle pendici del Gran Sasso ma provengono da diversi paesi del mondo. Al verificarsi di un evento climatico estremo o di una crisi ambientale, i ragazzi assumono poteri da supereroi e salvano la situazione.
Di seguito la versione integrale dell’intervista a Andrea Giuliacci trasmessa nella rubrica settimanale di Earth Day Italia “Ecosistema”, ospitata nel programma “Il Mondo alla Radio” di Radio Vaticana Italia.
Come è nata questa idea di fare un cartone animato del meteo? Il meteo è qualcosa che lei fa “seriamente” in televisione, nella parte finale del telegiornale dedicata agli adulti e non certo ai bambini.
Questa è tutta un’altra cosa. MeteoHeroes è un cartone animato che spiega ai più piccoli il cambiamento climatico; soprattutto i comportamenti giusti per contrastarlo e per rispettare l’ambiente. Ci siamo resi conto che per contrastare il cambiamento climatico abbiamo bisogno di tutti: di cittadini consapevoli. Proprio per questo motivo è importantissimo spiegare già ai più piccoli questi temi, e soprattutto la soluzione ai problemi. Significa costruire adesso l’adulto di domani: consapevole e ben disposto a tenere dei comportamenti rispettosi dell’ambiente, magari facendo anche dei piccoli sacrifici. Se si conosce il problema, e si è convinti che sia un problema, questi piccoli sacrifici, sacrifici poi non sono: li si fa volentieri. Diventa importante spiegarlo ai più piccoli; e per loro ci vuole il linguaggio giusto. Ecco il perché dei cartoni animati.
Lei viene incontra spesso i bambini che seguono il cartone animato; come reagiscono? come percepiscono questo messaggio?
Premetto che io sono anche “nel” cartone animato: hanno fatto di Andrea Giuliacci un personaggio. Per me è come un Oscar. Non ho i superpoteri, li hanno i MeteoHeroes… li chiederò per le prossime stagioni. Talvolta i più piccoli mi riconoscono proprio come personaggio del cartone animato: sentono la voce, vedono il nome, e mentre i genitori magari mi chiedono le previsioni per il fine settimana loro mi dicono: “Ma tu sei quello che aiuta i MeteoHeroes a salvare il pianeta?”
Questo è per dire che comunque i bambini recepiscono anche il messaggio, perché dicono: tu sei quello che aiuta i MeteoHeroes a “salvare il pianeta”.
Ma passa davvero il messaggio che tutti noi dobbiamo e possiamo fare qualcosa? Quando ci sono gli eroi potrebbe sembrare che noi non dobbiamo fare nulla.
L’eroe è lo strumento che aiuta i bambini a percepire e capire il problema. Il cartone animato è stato costruito per essere estremamente inclusivo, e perché i bambini si possano riconoscere in questi eroi: i MeteoHeroes in realtà sono bambini normali, che possono trasformarsi in supereroi con poteri legati agli eventi meteorologici per combattere le conseguenze del cambiamento climatico. Chiaramente gli adulti non devono aver bisogno di eroi: siamo noi i “piccoli eroi”, con i nostri comportamenti. Però per i più piccoli bisogna trovare la chiave giusta.
In questo convegno si è parlato anche di un aspetto che di solito non viene affrontato: la grande impressione che molto spesso fanno a un bambino le notizie di eventi meteo estremi visti alla televisione. Anche questa è una chiave del cartone animato: metterla sul piano dell’avventura?
Sicuramente sì. I bambini più piccoli spesso vivono con ansia gli eventi meteorologici estremi; anche perché non li capiscono. Spiegare loro come e perché si formano, e fargli vedere che c’è una soluzione, un modo di imboccare la via giusta, dona loro nuova serenità. Io l’ho vissuto anche in casa: mia figlia per mesi ho avuti gli incubi per paura delle alluvioni. Pian piano, spiegandole che cosa sono, che si possono prevedere, che cosa bisogna fare se proprio capita qualcosa, si è tranquillizzata. Il cartone animato serve anche a spiegare questi temi per far sì che anche i bambini li vivano con minore ansia.
Dove si possono vedere questi cartoni animati. La produzione continuerà?
Continuerà. Per il momento ci sono due stagioni che si vedono su Cartoonito e sul canale YouTube dei MeteoHeroes. Tra l’altro sono sbarcati in tanti paesi del mondo e potrebbero arrivare a breve anche negli Stati Uniti, proprio a conferma del fatto che il progetto appare uno strumento davvero valido per portare questi temi ai più piccoli.