Ecosistema Società

400 milioni per il mare nostrum

ISPRA e MASE annunciano il Progetto MER: 400 milioni di fondi del PNRR destinati alla ricerca oceanografica e al ripristino degli ambienti marini danneggiati dall’uomo.

Pochi giorni fa l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha presentato il Progetto MER per il ripristino e la protezione dei fondali marini. L’acronimo MER sta per Marine Ecosystem Restoration, ovvero ripristino dell’ecosistema marino. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato al Ministero dell’Ambiente 400 milioni di euro per finanziare questo progetto nel quinquennio 2022-2026. L’ISPRA è il “soggetto attuatore”: l’ente che dovrà mettere in pratica le attività programmate.

Tra queste ci sono il monitoraggio e la mappatura dei fondali marini. È noto che solo il 20% dei fondali del pianeta sono stati mappati, e il Mediterraneo non fa eccezione: conosciamo nel dettaglio la superficie della Luna e di Marte, ma ci sono vaste distese di superficie sottomarina che ci è del tutto sconosciuta. Questo progetto prevede il rafforzamento del “sistema nazionale di osservazione e la mappatura degli ecosistemi marini e costieri”, soprattutto di quegli habitat che abbiamo più interesse a conservare.

Un altro investimento importante è l’acquisizione di una nuova unità navale oceanografica maggiore: termine tecnico per definire una nave oceanografica all’avanguardia tecnologica che, dopo il varo, sarà a disposizione degli enti scientifici, dei biologi marini e dei ricercatori in generale, per le campagne di studio dei prossimi anni.

L’altra voce fondamentale di questo progetto è il ripristino dei fondali sottomarini danneggiati o distrutti dalle attività umane, come la pesca, l’estrazione, l’inquinamento, la cementificazione dei litorali e il traffico marittimo. Il MER prevede, ad esempio, di restaurare banchi di ostriche in Adriatico; reimpiantare foreste sommerse di cystoseira, un’alga bruna, e praterie di posidonia oceanica. Si tratta di quelle piante che, come le foreste di superficie, regalano ossigeno al mare assorbendo al contempo l’anidride carbonica. Oggi è possibile prelevarne talli e semi dove sono ancora presenti e reimpiantarli dove in passato le abbiamo sradicate.

Di questo argomento si è parlato il 16 marzo con Stefano Laporta, presidente dell’ISPRA, nella rubrica settimanale “Ecosistema” curata per Earth Day Italia da Tiziana Tuccillo e Giuliano Giulianini, trasmessa nel programma “Il mondo alla Radio”, condotto da Luca Collodi su Radio Vaticana Italia. Ascolta il podcast del programma.

Related posts

La corsa contro il tempo delle rinnovabili

Dalla pattumiera al compost al biogas: vantaggi ed errori (evitabili) del bioriciclo

Giuliano Giulianini

Guerra e pace con la Natura. Isabella Pratesi a “Ecosistema”.

Tiziana Tuccillo Giuliano Giulianini