L’artista, ambassador dell’Earth Day European Network, presenta in anteprima a Glasgow il videoclip del brano per pianoforte “Our Future” contenuto nel suo nuovo album “Estasi”.
Oggi alla COP26, mentre i grandi della terra parleranno di giovani e di educazione alla cittadinanza, Giovanni Allevi lancerà in anteprima mondiale il videoclip del brano “Our Future” contenuto nel nuovo album “Estasi”. Il brano è una intensa ballad dall’incedere mosso, con le sue note inquiete in cerca di una luce, diventeranno il tam tam che unisce i sogni e le speranze dei giovani che stanno lottando per un futuro più pulito e luminoso.
In un momento di fondamentale importanza per il futuro dell’umanità e del pianeta, Earth Day Italia ha chiesto un impegno straordinario al compositore, scrittore e filosofo nominandolo ambasciatore dell’Earth Day European Network. Ne è nata una collaborazione sul tema centrale dei giovani e dell’importanza di dare loro un futuro di cui il videoclip Our Future è oggi l’espressione più bella e significativa. Il lancio mondiale avviene proprio a Glasgow, nel padiglione dell’Earth Day Network – la ONG riconosciuta dal Segretariato delle Nazioni Unite che dal 1970 si batte per la tutela del Pianeta – alla presenza di un pubblico qualificato e della presidente mondiale del network Kathleen Rogers.
“Il videoclip di Our Future offre una intensa riflessione sul destino del mondo, osservato dallo sguardo pensieroso dei bambini. – ha dichiarato Giovanni Allevi – Gli adulti, presi dalla frenesia del lavoro e dalla smania dell’arricchimento, saccheggiano la Terra e trascinano i popoli nel baratro della guerra. Solo i più piccoli riescono a mantenere un contatto diretto e privilegiato con la Natura, ad assaporarne la bellezza ma soprattutto a comprenderne l’inestimabile valore. Ricominciamo allora a vedere il mondo attraverso i loro occhi, affidiamoci alla loro innocenza e purezza, per poter almeno invertire la rotta, verso la costruzione di un futuro migliore. Nel rapporto con la Natura si gioca il destino della nostra felicità.”
Il progetto di Allevi è ispirato ai tanti giovani attivisti, oggi impegnati nel contrasto al cambiamento climatico, e al loro primo storico coinvolgimento nelle conferenze sul clima delle Nazioni Unite. Gli stessi giovani sostenuti da Earth Day Italia e salutati da Papa Francesco nel Palazzo Apostolico alla vigilia della COP26, con un invito a sentirsi il presente e non il futuro dell’umanità, a “fare chiasso” per imporre ai grandi della Terra quel cambiamento radicale di cui l’umanità ha sempre più urgente bisogno.
“Giovanni Allevi ha realizzato un brano ed un video dalla straordinaria capacità di emozionare – ha affermato Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day in Italia. – Possiamo spiegare fin quando vogliamo che l’atmosfera si sta surriscaldando ogni oltre misura, ma finché non toccheremo il cuore dei decisori politici ed economici nulla cambierà. Quella di Glasgow è una COP storica perché ha accolto la voce dei giovani, ma è anche e soprattutto una COP decisiva, perché il tempo a nostra disposizione è scaduto e le azioni dei nostri Governi non ancora abbastanza ambiziose.”
Creando un abbraccio ideale tra Papa Francesco e i giovani di Glasgow, l’evento che coinvolge Giovanni Allevi è stato rilanciato direttamente dal colonnato del Bernini di Piazza San Pietro, dove la pluripremiata regista Lia Beltrami ha allestito per la COP26 una splendida mostra fotografica sull’Enciclica Laudato Si’ dal titolo “Emozioni per generare il cambiamento“.
“Dalla collaborazione con il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale – ha dichiarato Lia Beltrami – sono state selezionate le 40 frasi dell’enciclica che abbiamo poi raccontato attraverso lo sguardo dei bambini del Bangladesh. Sono bambini ritratti durante il lavoro… I loro occhi raccontano una storia. Il Bangladesh soffre fortemente per le alluvioni, gli allagamenti, l’inquinamento e lo sfruttamento economico dissennato. Ci affianchiamo quindi al Maestro Allevi Ambassador di Earth Day per sostenere la voce dei giovani, nella speranza che le emozioni di queste note e di questi sguardi producano il cambiamento necessario: ritornare all’essenziale, vivere nello spirito, sentire il creato come parte di noi. È questa la vera sfida che abbiamo davanti“.
Un ponte di emozioni tra San Pietro e Glasgow per chiedere ai grandi della terra della COP26 un cambiamento radicale nella lotta al riscaldamento globale.