Sabato 12 febbraio associazioni, comitati e movimenti manifestano (in piazza e online) contro la decisione della Commissione Europea di aggiungere gas naturale e nucleare tra le fonti verdi.
Pochi giorni fa la Commissione Europea ha preso la controversa decisione di inserire il gas naturale e l’energia nucleare nella cosiddetta “tassonomia dell’Unione Europea”, il documento che traccia le linee guida degli investimenti che l’UE considera “sostenibili” per il futuro. La tassonomia elenca le fonti energetiche verdi, o ritenute comunque degne di essere finanziate durante la transizione verso le rinnovabili.
Una svolta decisamente discutibile, tenendo conto che va contro le indicazioni degli esperti scientifici interpellati dalla stessa Commissione. La notizia ha subito provocato critiche e prese di posizione nel mondo politico e tra gli ambientalisti.
Un collettivo di 44 sigle associative nazionali* ha pubblicato un manifesto comune di protesta alle politiche energetiche che includono gas e nucleare come soluzioni per il futuro, ed ha organizzato per sabato prossimo, 12 febbraio, mobilitazione social e manifestazioni di piazza in diverse città italiane, tra cui Civitavecchia, Ravenna, La Spezia, Napoli, Brindisi, Venezia, Potenza e Pescara. “L’Italia sta sbagliando strada – si legge nel comunicato dell’iniziativa – Per uscire dal carbone, il nostro Paese non ha bisogno né di nuove centrali a gas fossile né del nucleare, ma di accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili.”
I giochi non sono ancora fatti, però, poiché il provvedimento della Commissione è in realtà un emendamento alla prima versione della tassonomia che non prevedeva gas e nucleare. Per avere effetto, l’emendamento nei prossimi mesi dovrà passare il vaglio del Parlamento Europeo o del Consiglio dell’Unione Europea, i due organi legislativi continentali che hanno il potere di bocciarlo.
Questa possibilità ha spinto il collettivo delle associazioni firmatarie del manifesto a chiedere al Governo italiano (che invia il proprio rappresentante al Consiglio), e ai parlamentari europei di prendere una posizione contraria all’emendamento e, in concreto, di abbandonare definitivamente ogni idea di ritorno al nucleare, e di intraprendere subito la via d’uscita dalle fonti fossili, deviando i finanziamenti previsti (soprattutto per le reti del gas naturale) verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili. “Al Governo – si legge nell’appello – chiediamo più serietà e concretezza nell’affrontare la crisi climatica […] E sulla tassonomia verde l’Esecutivo esprima in sede UE una netta contrarietà all’introduzione di gas e nucleare tra le fonti verdi”
I firmatari del manifesto
*A Sud; Assemblea Ecologista; Associazione agricoltori Antica Rufrae Presenzano; Associazione ambientalista Eugenio Rosmann; Associazione Comitato di Rione “ENEL” Monfalcone; Assotziu Consumadoris Sardigna; AIACeNA Associazione Interprovinciale Apicoltori Casertani e Napoletani; Benkadì APS; Città Futura; Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”; Comitato Milanese Acquapubblica; Comitato SOLE Civitavecchia; Comitato Stop Veleni Augusta-Priolo-Melilli-Siracusa; Rete dei Comitati Territoriali Siciliani; Disarmisti Esigenti; Earth Day Italia; Ecolobby; Ecomapuche; EkoŠtandrež; Extinction Rebellion Palermo; Fridays For Future; Forum Ambientalista AdV; Greenpeace Italia; ISDE Italia – Sezione Sardegna e Lazio; Il Paese che Vorrei; Laudato Sì, alleanza per il clima, la cura della terra, la giustizia sociale; Legambiente; Mamme per la Salute e l’Ambiente ODV di Venafro; Movimento aretuseo per il lavoro la sicurezza e le bonifiche; AmbientiAMOciaSIRACUSA; No al Fossile Civitavecchia; NOplanetB APS; Osservatorio sulla Transizione Ecologica – PNRR; Rete degli Studenti; Rete dei Comitati Territoriali Italiani; Rete della Conoscenza (Unione degli Studenti e Link); Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna; Rete per la rinascita dell’Area Enel della Spezia, Si Rinnovabili No Nucleare (Oltre il Nucleare); Rete delle Mamme da Nord a Sud; Unione degli Universitari; UP – Su la testa!; WILPF Italia; WWF Italia.