Innovazione Vivere green

Inaugurato il primo impianto solare termodinamico con tecnologia ENEA in Nord Africa

Capace di soddisfare i consumi di una comunità locale di 1000 abitanti, la centrale è costruita a Borg-el-Arab, in Egitto. Basata su una tecnologia ideata dal premio Nobel Carlo Rubbia e sviluppata da ENEA

Con l’obiettivo di convertire una regione semi-desertica “in un hub tecnologico” è stato inaugurato in Nord Africa il primo impianto solare termodinamico con tecnologia ENEA; all’interno del campus della “Città della Scienza e della Tecnologia” di Borg-el-Arab nei pressi di Alessandria d’Egitto. La centrale misura lo spazio di circa due campi da calcio – 10 mila metri quadrati – in cui sono stati posti 18 specchi parabolici lunghi 100 metri per “captare” le radiazioni solari: al fine di produrre energia elettrica e garantire acqua per una comunità locale di oltre 1000 abitanti.

L’impianto è stato costruito nell’ambito del progetto MATS (Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar), un consorzio internazionale coordinato da ENEA, “l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile”. Il funzionamento della centrale termodinamica, infatti, oltre all’utilizzo di combustibili tradizionali, è basato su un idea del premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia e sviluppata dalla stessa ENEA: l’uso di sali fusi a graduazioni di temperatura molto elevati come fluido di processo e un sistema di accumulo termico grazie al quale è assicurata l’energia anche nel caso non dovesse esserci radiazione solare. L’impianto, in tale maniera, produce fino a 5 MW di calore, 1 MW di energia elettrica e circa 250 metri cubi al giorno d’acqua dissalata, integrandosi nelle reti di distribuzione di elettricità, gas e risorse idriche.

Dopo i risultati tecnologici ottenuti, da questo momento in poi sarà fondamentale puntare sul training di maestranze locali per la gestione del nuovo impianto, che porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro, in un settore strategico per il Nord Africa come quello delle fonti rinnovabili” afferma Alberto Giaconia, coordinatore del progetto MATS e ricercatore di ENEA. All’inaugurazione della centrale solare termodinamica a Borg-El-Arab hanno partecipato – tra gli altri – anche l’ambasciatore d’Italia al Cairo Giampaolo Cantini e l’ambasciatore Ue Ivan Surkos, assieme a rappresentati egiziani come il ministro dell’Elettricità e Fonti rinnovabili, Mohamed Shaker; presenze che simboleggiano l’importanza di promuovere la cooperazione allo sviluppo, nell’ottica di esportare tecnologie innovative laddove sono più necessarie, tanto che – conclude Giaconia – l’obiettivo è quello “di replicare questa esperienza in altre aree del Nord Africa e del Medio Oriente”.

(Fabrizio Cavallina)

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