Monica Pais e Paolo Briguglio in una scena di "Altri Animali"
Ecosistema Società

Altri animali: il cinema racconta una storia di veterinari di frontiera

Da gennaio nelle sale un film – documentario racconta la realtà della Clinica Veterinaria Duemari. “Ecosistema” ospita il regista Guido Votano e Monica Pais, la direttrice del centro che soccorre animali di ogni genere e provenienza, cercando tra mille difficoltà di assicurare un futuro a tutti.

La puntata odierna di “Ecosistema”, la rubrica radiofonica settimanale di Earth Day Italia trasmessa da Radio Vaticana, ha raccontato in anteprima un film-documentario che sarà nelle sale cinematografiche dal 21 gennaio: “Altri animali”, prodotto da Cristiano Bortone per “Altri occhi”, distribuito da “Piano B Distribuzioni”. Il documentario è firmato da Guido Votano, giornalista e documentarista, che per mesi ha seguito l’attività della clinica veterinaria Duemari, di Oristano. La clinica, una delle più grandi e note d’Italia, fa da pronto soccorso ad ogni genere di animali, da quelli domestici, ai randagi a quelli selvatici, senza rifiutare nessuno, anche se non accompagnato dal proprietario. La struttura è diretta da Monica Pais e Paolo Briguglio: una coppia di colleghi e anche nella vita che, nel film fanno da narratori di questo rifugio per anime in pena. Nel film si vedono galline e cavalli, tartarughe e uccelli rapaci; oltre ovviamente a cani, gatti e altri animali d’affezione. Tutti vengono curati e possibilmente affidati in adozione (quando non abbiano già un proprietario) grazie “Effetto Palla”, una onlus nata per raccogliere le donazioni, e a una rete social molto estesa ed attiva.

Di seguito il podcast della trasmissione, che ha intervistato in diretta Guido Votano e Monica Pais.

Per dare un contesto al lavoro dei veterinari, oggetto della narrazione del film è bene ricordare che, in Italia, gli animali di affezione sono stati stimati da Euromonitor in 65 milioni di individui: 30 milioni di pesci; 13 milioni di uccelli; 10 milioni gatti; 9 milioni di cani; circa 1,5 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Ad essi vanno aggiunti i circa 22 milioni di animali da allevamento (polli esclusi) stimati dall’ISTAT: 9 milioni di suini, 6,5 milioni di ovini, 6 milioni di bovini, poco meno di un milione di caprini.

L’altra faccia del nostro rapporto con gli animali sono i fenomeni criminali del bracconaggio e dell’abbandono. Il primo riguarda principalmente gli uccelli: secondo la LIPU circa 5 milioni di uccelli vengono abbattuti illegalmente ogni anno in Italia. Con numeri meno imponenti la caccia illegale colpisce anche cinghiali, cervi, lupi e altri mammiferi. Altrettanto vergognosi, per una nazione che si vuole civile, i numeri dell’abbandono, soprattutto di cani e gatti: secondo OIPA ogni anno 150 mila di loro sono allontanati dalle famiglie umane che li avevano accolti. Il rapporto “Animali in città 2024” di Legambiente stima 85 mila cani abbandonati nel 2023, un dato purtroppo in crescita (+8,6%) rispetto all’anno precedente. Lo stesso rapporto assomma a 358 mila i cani randagi che vagano sul territorio italiano, concentrati soprattutto in Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Nel 2022, secondo i dati del Ministero della Salute, nei canili italiani sono entrati circa 90 mila cani; di questi solo 20 mila sono stati restituiti al proprietario, e 32 mila ne hanno trovato uno nuovo disposto ad adottarli.

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