Il presidente Laporta, il ministro Pichetto e il direttore Siclari inaugurano la Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali - Foto Ispra
Educazione

Amministratori, forze dell’ordine, imprese e universitari alla scuola dell’ISPRA

ISPRA inaugura la prima Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali: alta formazione sui temi della tutela e della sostenibilità ambientale diretta a studenti universitari, amministratori e tecnici pubblici e privati, imprese e personale delle forze dell’ordine.

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente ha inaugurato oggi la sua Scuola di Specializzazione in Discipline Ambientali, primo esempio nazionale del genere.

Gli ambiti dei corsi spazieranno a 360 gradi nel panorama della conoscenza ambientale: dalla tutela, conservazione, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi allo sviluppo sostenibile e all’economia circolare; dai cambiamenti climatici, all’osservazione della Terra, anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo di modelli previsionali. Grande attenzione sarà rivolta anche al tema del dissesto idrogeologico e alla bonifica e al ripristino dei siti contaminati.

I corsi sono indirizzati al personale del Ministero dell’Ambiente, a quello dei Trasporti, alle amministrazioni territoriali, e alle forze dell’ordine che esercitano compiti di controllo, verifica e contrasto agli illeciti, anche in ambiti di natura e biodiversità. Inoltre, grazie alla collaborazione con gli atenei, la formazione è a disposizione anche degli studenti universitari: con la realizzazione di scuole estive, percorsi di alta formazione e dottorati, finalizzati a formare giovani ricercatori nel campo della tutela dell’ambiente, ambito in cui ISPRA gestisce una enorme quantità di dati. La formazione, infine è aperta anche ai diversi addetti ai lavori per un confronto costruttivo tra Pubblica Amministrazione, imprese e terzo settore.

Per garantire la qualità tecnico scientifica dei corsi, la Scuola coinvolgerà docenti con comprovate conoscenze nei diversi ambiti disciplinari, dirigenti di amministrazioni pubbliche e private, professori universitari, tecnici esperti del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, tecnici esperti degli enti pubblici e privati di ricerca, esperti provenienti sia dal mondo pubblico sia dal privato. Entro l’anno sarà istituito l’Albo dei Docenti della Scuola, a cui gli interessati potranno iscriversi tramite un applicativo che sarà disponibile sul sito istituzionale dell’ISPRA.

ISPRA, che tra i compiti istituzionali primari comprende la formazione in campo ambientale,  dall’inizio di quest’anno ha attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti formati da più di 100 docenti.

LA SSDA, istituita con il supporto organizzativo e il contributo economico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è posta sotto la Direzione Generale di Maria Siclari, Direttore Generale di ISPRA; il Comitato di Indirizzo Didattico è presieduto da Stefano Laporta, Presidente ISPRA e SNPA. La sede è presso il Museo delle Civiltà di Roma; più precisamente nelle aule del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo Preistorico Etnografico L. Pigorini che ospita anche la musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’ISPRA.

Il presidente Laporta ha parlato della scuola e di altri progetti e impegni dell’ISPRA nell’intervista di Tiziana Tuccillo trasmessa durante la puntata odierna di Ecosistema, la rubrica settimanale di Earth Day Italia trasmessa da Radio Vaticana. Di seguito il podcast del programma.

Con la prima scuola di alta specializzazione della Pubblica Amministrazione in discipline ambientali sosteniamo il sempre più crescente bisogno di professionalità di livello in questo preciso settore”, ha dichiarato il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. “La transizione ecologica ed energetica sta diventando sempre più una priorità ed è necessario maneggiarla con cautela. E soprattutto, è necessario che la voce di chi diffonde e comunica questo argomento sia fondata, precisa e chiara: solo così sarà possibile – con gli strumenti formativi adeguati – creare consenso e costruire nuove opportunità professionali in un settore in continua espansione che coniuga crescita economica, innovazione e tutela dell’ambiente”.

Mettiamo a disposizione le conoscenze dei nostri 1400 scienziati e tecnici, specializzati in tutte le tematiche ambientali – ha spiegato Maria Siclari, Direttore Generale dell’ISPRA – Da sempre operiamo nella formazione, in particolare per il monitoraggio e la protezione ambientale, lo sviluppo sostenibile e il ripristino dei siti contaminati. Con l’istituzione di questa scuola vogliamo dare un’organizzazione più sistemica al fabbisogno formativo che viene dal mondo della pubblica amministrazione.”

L’idea di questa scuola – ha sottolineato Stefano Laporta, Presidente dell’ISPRA e del SNPA – nasce con l’intento di creare un’organizzazione più strutturata per venire incontro al fabbisogno formativo che viene dal mondo della pubblica amministrazione che opera in campo ambientale: mi riferisco ai Ministeri e alle diverse realtà nazionali e territoriali, in particolare alle forze dell’ordine che nella loro attività di difesa della natura e della biodiversità, come nel caso dei Carabinieri Forestali e di contrasto ai reati ambientali, richiedono una formazione altamente specifica e qualificata. Ma con la Scuola di alta specializzazione e formazione ambientale vogliamo garantire anche un futuro ai giovani studenti e ricercatori, consentendo loro di accedere ad una formazione in campo scientifico e ambientale di alto livello perché conoscenza, esperienza e rigore scientifico sono imprescindibili per prendersi cura di un mondo che è cambiato e continua a cambiare radicalmente”.

L’istituzione presso il Museo delle Civiltà della Scuola superiore di Specializzazione in Discipline Ambientali dell’ISPRA – commenta Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà – è un impegno di grande rilevanza culturale, economica e politica. ISPRA fa rivivere le sue collezioni al Museo delle Civiltà: la sua Scuola infatti non solo integrerà, a partire dal 2025, la musealizzazione in corso presso il museo di tutte le collazioni dell’ISPRA che abbiamo avviato nel 2022 e che è in corso di completamento. Ma riattiverà queste collezioni affiancando alla conservazione la formazione, in modo da connettere la storia alle necessità e alle urgenze contemporanee e diffondere una prospettiva più sostenibile e responsabile rispetto agli scenari futuri nel e per il pianeta Terra che co-abitiamo con tutte le altre specie viventi”.

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