Coperture verdi sugli edifici, più alberi e piante negli arredi urbani possono abbassare sensibilmente le temperature nelle case e negli uffici, eliminare CO2 e polveri sottili dall’aria delle città, e far risparmiare miliardi di euro in consumi energetici.
Con il cambiamento climatico che rende le temperature medie sempre più alte, la ricerca di soluzioni alternative per gestire il clima torrido estivo è sempre più impellente. Le aree verdi aiutano a mitigare le temperature, ma nelle aree urbane la loro presenza è scarsa. Da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat, si è dedotto che ogni italiano disponga in media di 31 metri quadrati di verde urbano. Nei grandi centri questa media tende a diminuire, raggiungendo numeri molto più bassi. A Messina il verde urbano è di 6,4 metri quadrati per abitante, persino più basso di quello fissato dalla legge, che sarebbe di 9 metri quadrati (Legge 1444 del 1968).
Non solo nelle aree verdi, ma anche sulle case stesse, le piante aiutano a ridurre le temperature. Da uno studio dell’ENEA è risultato che un “cappotto verde” su tetti e pareti degli edifici riesce ad abbattere la temperatura in estate fino a 3 gradi, e quasi del 50% il flusso termico (la quantità di calore emessa da una superficie). L’isolamento termico agisce tutto l’anno, ma gli effetti maggiori si hanno nelle stagioni più calde.
Nel Centro Ricerche ENEA di Casaccia, vicino Roma, è stata verificato l’effettivo funzionamento del cappotto vegetale. Per lo studio sono state utilizzate piante grasse e in seguito piante autoctone del mediterraneo resistenti ad alte temperature. “I dati preliminari fanno supporre che si possa ottenere una riduzione dei consumi elettrici di circa 2 kWh/m² – ha spiegato Anna Latini, ricercatrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica – Mediamente questo si traduce in un risparmio di energia elettrica di circa 200 kWh per la climatizzazione estiva di un’abitazione di 100 m², tenuto conto di una temperatura di comfort dell’ambiente interno non superiore a 26 °C. Abbiamo rilevato che le temperature superficiali della parete verde sono fino a 13°C inferiori rispetto alla facciata non vegetata”.
Anche in città si potrebbe beneficiare della presenza del verde, considerata la maggiore pericolosità del caldo nell’ambiente urbano. Le elevate temperature nelle città sono infatti responsabili di 9 morti su 10 legate ad eventi meteo. Un inverdimento del 35% della superficie urbana UE permetterebbe di ridurre la domanda di energia per edifici pubblici residenziali e commerciali per oltre 364 miliardi di euro. Gli alberi rinfrescano gli ambienti in cui si trovano sia grazie all’ombra che forniscono, sia grazie alla fotosintesi del fogliame. Le piante, inoltre, combattono l’inquinamento, catturando dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili. Un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Le città, dunque, sono i luoghi in cui le aree verdi sono più necessarie.