Gabriele Fava, Presidente di INPS, è intervenuto mercoledì 16 aprile durante l’ultima sessione del Festival Impatta Disrupt, nel panel “Il potenziale italiano nell’alleanza finanziaria tra pubblico e privato.”
Mercoledì 16 aprile , nella sessione conclusiva del Festival Impatta Disrupt, si è tenuto il panel “Il potenziale italiano nell’alleanza finanziaria tra pubblico e privato.” Moderato da Massimiliano Menichetti, Vice Direttore dei Media Vaticani e responsabile di Radio Vaticana e Vatican News, il confronto ha avuto come ospiti Gabriele Fava, Presidente di INPS, Gelsomina Vigliotti, Vice Presidente Banca Europea per gli Investimenti, e Ferruccio Ferranti, Presidente di Medio Credito Centrale. Molti i temi trattati: il rapporto tra finanza pubblica e privata in Italia, le differenze sul tema tra nord, centro e sud, la finanza d’impatto, l’inverno demografico e l’età pensionabile, le difficoltà dei giovani lavoratori.
L’intervento del Presidente di INPS ha riguarda innanzi tutto il concetto di welfare generativo, tema figlio dell’Istituto che in Italia gestisce la previdenza sociale e con un ruolo fondamentale nelle strategie di investimento pubblico e nel mantenimento del benessere dei cittadini. Il Presidente Fava ne ha parlato come di un modello che non si limita a fornire assistenza e supporto immediati, ma che mira a generare opportunità di crescita, sia personale che per la comunità, economica e sociale. “INPS non tratta solo di pensioni, ma costruisce un percorso di supporto in tutto l’arco di vita delle persone a seconda delle esigenze di ciascuno. Il nostro obiettivo è soddisfare i cittadini anticipando e attualizzando le loro esigenze.”
L’importanza che ha INPS per il nostro Paese è perciò fondamentale. Fava ne ha parlato come di “Un unicum a livello mondiale, il miglior partner di vita per i cittadini, la spina dorsale del nostro Paese.”

Riguardo la denatalità e l’abbassamento demografico, il Presidente sostiene che “Ci aspettano anni non positivi da questo punto di vista, ad oggi ci sono più anziani che giovani. L’unica soluzione possibile per cambiare rotta è raggiungere sostenibilità, qui intesa come equilibrio, cioè aumentare la base occupazionale. Ci vuole tempo, ma se imbocchiamo la strada giusta raggiungeremo un equilibrio economico e sociale non soltanto del sistema pensionistico, ma del Paese in generale.”
Si è poi parlato di arte e cultura come basi solide del sistema assistenziale. Questo perché innovazione è anche cultura e attenzione sull’uomo. Fava ha quindi parlato di “Welfare culturale, all’interno del più ampio welfare generativo, un progettato per valorizzare l’enorme patrimonio artistico e architettonico del nostro Paese, da mettere alla portata di tutti gratuitamente. Oltre a ciò è importante migliorare ulteriormente la qualità di vita dei cittadini. La cultura così si dimostra uno degli strumenti più forti per generare benessere psicofisico e accrescere coesione sociale. Questi sono i motivi per cui l’INPS investe in cultura e arte per velocizzare l’inserimento attivo nel mondo del lavoro pensando soprattutto alle giovani generazioni.”
Il Presidente Fava conclude il panel parlando di un impegno per la crescita di produttività: “L’INPS è un perno per l’Italia. Renderemo sempre più inclusivo ed equilibrato il sistema grazie ad una maggiore occupazione.”