Cambiamento Climatico

Giornata mondiale dell’orso polare, animale simbolo della crisi climatica

Oggi sono presenti in natura circa 26.000 esemplari, ma le attività umane e il la riduzione dell’habitat ne mettono a rischio la specie.

Se pensiamo ai tragici effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi esistenti, l’animale simbolo che  sicuramente ci viene in mente è l’orso polare.

Oggi, 27 gennaio, è la giornata dedicata a questo mammifero, che con i suoi 2,5 – 3 metri di lunghezza per un peso che arriva a 700 kg è il carnivoro terrestre più grande del pianeta. L’innata adattabilità di questo animale tuttavia coincide con la sua più grande debolezza: la sua casa. Le pianure artiche di Russia, Canada, Groenlandia e Norvegia sono tra gli ecosistemi terrestri più vulnerabili ai cambiamenti climatici.

Una petroliera nel Mar Glaciale Artico
Una petroliera nel Mar Glaciale Artico

Il continuo aumento delle attività commerciali, estrattive e produttive che ormai riguardano anche i territori artici, l’aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai stanno danneggiando pesantemente l’habitat dell’orso polare, modificandone i periodi di letargo, la dieta, le abitudini di caccia e rendendone più complicata la riproduzione.

Le estati artiche sempre più lunghe e la minore disponibilità di prede come le foche lo costringono a lunghi spostamenti in mare aperto, a volte fino alle zone abitate. Il rischio di morire di fame dato anche un eccessivo dispendio di energie quindi è sempre più alto, anno dopo anno. Tutto ciò si somma ad un ambiente già di per sé molto ostile, soprattutto per i cuccioli. Meno del 50% di questi infatti riesce a raggiunge l’età adulta. I cambiamenti climatici, inoltre, stanno aumentando anche l’esposizione agli agenti patogeni, intensificando il rischio di malattie e gli attacchi di virus e batteri con cui non sono abituati a convivere.

Secondo una stima dell’International Union for the Conservation of Nature (IUCN), oggi sono presenti sul pianeta 26.000 esemplari. Ma se non verranno prese misure drastiche per combattere il riscaldamento globale che sta letteralmente sciogliendo la casa su cui cresce i cuccioli, caccia e si riproduce, gli studi prevedono che nei prossimi 50 anni la popolazione degli orsi polari potrebbe ridursi di oltre un terzo.

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