Ecosistema ospita Eleonora Mariano (PEFC Italia) e parla del progetto di diffusione delle piante nate sai semi degli alberi che sopravvissero alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Il 10 dicembre scorso il Premio Nobel per la Pace è stato assegnato all’associazione giapponese Nihon Hidankyo, che raduna gli hibakusha, i sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki (e non solo), che dal 1956 porta avanti iniziative per eliminare dal mondo le armi nucleari.
In quell’agosto del 1945 gli hibakusha non sono stati i soli esseri viventi a restare in vita. Infatti, nell’epicentro delle esplosioni, incredibilmente sopravvissero anche diverse decine di alberi, tutt’ora in vita, chiamati da allora Hibakujumoku. Dai semi di questi alberi, vengono coltivate nuove piante che portano in tutto il mondo il messaggio di pace e resistenza alla violenza.
L’iniziativa nasce nel 2011 grazie a Green Legacy Hiroshima, che appunto spedisce i semi degli alberi sopravvissuti a chiunque nel mondo ne voglia condividere il messaggio. In Italia il progetto è gestito da PEFC Italia e dall’associazione “Mondo senza Guerre e senza Violenza“.
Ne abbiamo parlato nella puntata odierna di “Ecosistema” (la rubrica radiofonica settimanale curata da Earth Day Italia, trasmessa da Radio Vaticana Italia) con Eleonora Mariano, responsabile progetti di PEFC Italia. Di seguito il podcast della trasmissione.
Nella seconda parte del programma abbiamo allargato lo sguardo alle funzioni ecosistemiche delle alberature urbane. Le città sono infatti responsabili dell’80% delle emissioni di gas serra del pianeta, e ne rappresentano le maggiori isole di calore: quartieri, strade e piazze in media hanno temperature tra gli 0,5 e i 3°C maggiori rispetto alle zone naturali o rurali. Secondo i dati gli alberi possono ridurre la temperatura di un’area urbana di oltre 3 gradi centigradi, e di conseguenza l’uso dei condizionatori fino al 30%. Un ettaro di foresta urbana – poco più di un campo di calcio – in un anno assorbe fino a 30 chilogrammi di PM10, e ogni albero cattura tra i 10 e i 20kg di CO2.