Vivere green

Il cuore verde di San Valentino

Rose, vino e cioccolatini sono sostenibili? Con un po’ di impegno e la scelta di soluzioni “green” per cene e regali, il giorno degli innamorati può diventare una dichiarazione di amore per il pianeta.

(Traduzione dell’originale di Brandon Pytel, pubblicato da EarthDay.org)

Nulla è più forte dell’amore, tranne forse i cambiamenti climatici.

Il 14 febbraio di solito si pensa a cose diverse dall’ambiente. Ma i cambiamenti climatici influiscono su tutto, compresi i simboli del giorno di San Valentino.

San Valentino è un’industria multi-miliardaria: ogni anno negli Stati Uniti si spendono circa 27 miliardi di dollari per celebrare l’amore. Tuttavia, molti dei prodotti che cerchiamo di più a febbraio, come i cioccolatini e il vino,  n un mondo più “caldo” diventano a rischio e altri, come le rose, sono semplicemente insostenibili.

Non vogliamo rovinare al lettore l’appuntamento di stasera ma invogliarlo all’azione: quanto prima agiremo sul clima, tanto meglio potremo preservare queste apprezzate tradizioni; o almeno adeguarle ad un pianeta con temperature in aumento. Perciò: quanto è certo il futuro di San Valentino?

Le rose sono rosse … e con un’alta impronta di carbonio

Cominciamo con l’industria dei fiori recisi. [Negli Stati Uniti] oltre la metà degli uomini (e il 16% delle donne) che celebra San Valentino acquista fiori per una persona speciale. Non è una sorpresa: i fiori, in particolare le rose, sono da sempre un emblema del giorno di San Valentino. Le rose sono belle, resistenti e durano relativamente a lungo: quale miglior simbolo per l’amore? Ma la loro durata è anche il loro difetto, almeno per quanto riguarda l’impronta di carbonio. Proprio perché possono resistere a lungo (di nuovo, come l’amore), le rose possono viaggiare per migliaia di chilometri, e spesso lo fanno. Secondo la Society of American Florists, nel 2018 sono state prodotte 250 milioni di rose per San Valentino. Quasi tutti questi fiori sono stati importati negli Stati Uniti, spesso in aereo. Il numero di fiori di San Valentino importati dalla sola Colombia è aumentato di sette volte tra il 2009 e il 2015. A peggiorare le cose, le rose devono essere refrigerate, quando vengono spedite, e i refrigeranti sono tra i gas serra più potenti.

Secondo la società di anali e ricerche Project Drawdown, la gestione [sostenibile] della refrigerazione è la migliore soluzione per la riduzione globale di CO2. Una volta presi in considerazione i voli, i refrigeranti, le sostanze chimiche per preservare i fiori, e le materie plastiche utilizzate per avvolgerli, questi fiori non hanno più un profumo tanto dolce.

Mangia, bevi e preoccupati

Secondo la National Retail Federation, oltre la metà degli statunitensi celebra il giorno di San Valentino, e molti lo fanno con una cena, magari abbinata a un buon vino. Il vino è un alimento base per San Valentino, ma dalla Borgogna alla Napa Valley, le cantine stanno lottando per resistere in un mondo sempre più caldo. Secondo una recente ricerca pubblicata dalla National Academy of Sciences, se il mondo dovesse riscaldarsi di 2 gradi centigradi potremmo perdere oltre la metà delle regioni viticole del pianeta. Quattro gradi di surriscaldamento potrebbero spazzare via fino all’85% dei territori che attualmente producono buoni vini. Questo perché l’uva è estremamente sensibile alle variazioni di temperatura: più fa caldo, prima l’uva deve essere raccolta per evitare di appassire. In un certo senso, il vino è come il canarino nella miniera di carbone per gli impatti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura, perché le uve sono molto sensibili al clima, ha dichiarato Benjamin Cook, co-autore della ricerca.

Ma non dobbiamo preoccuparci solo della velocità con cui crescono le viti: le temperature più calde influenzano anche il gusto dei vini pregiati. Gli zuccheri aumentano con i climi più caldi e fermentano in alcool. In tutto il mondo, questi zuccheri “extra” hanno aumentato il contenuto alcolico medio nel vino, dal 12% degli anni ’70 al 14% oggi. Le uve hanno anche delicati processi di crescita e maturazione che possono essere compromessi quando le temperature salgono. Come un buon vino, dobbiamo rispettare questo processo di invecchiamento.

Cioccolato fondente

Neanche il dolce è immune dai cambiamenti climatici. In effetti, il cioccolato è estremamente a rischio, in un mondo in fase di riscaldamento. La pianta del cacao cresce solo in una sottile fascia di ecosistemi vicina all’equatore. Ma queste regioni stanno diventando più povere d’acqua e soggette alla siccità, che uccide gli alberi di cacao o ne riduce significativamente le rese. Quasi il 90% delle aree che attualmente coltivano cacao sarà meno adatto a farlo entro il 2050. Con l’aumentare della temperatura il cacao perde acqua preziosa attraverso un processo chiamato evapotraspirazione, ed è improbabile che l’acqua venga sostituita dalla pioggia quando i periodi di siccità diventano più frequenti. In altre parole, il cambiamento climatico sta spazzando via il piccolo pezzo di terra su cui possiamo coltivare il cacao, proprio mentre negli Stati Uniti la richiesta di cioccolato aumenta. Affinché il mercato del cacao possa sopravvivere, occorre che i coltivatori si adattino e sviluppino pratiche più sostenibili. Altrimenti, andremo verso un futuro senza cioccolato.

Che cosa deve fare un amante “green”?

Dopo quanto letto, invece di rassegnarsi e rinunciare a festeggiare San Valentino, può dare un’occhiata ad alcune soluzioni per renderlo pieno d’amore: per il partner e il pianeta.

Cominciando dall’inizio. Tutti amano i fiori ma quest’anno si può pensare di evitare le rose, ed offrire alla persona amata un… mazzo di alberi. Gli alberi sono un’opzione sostenibile e senza sprechi, che assorbe l’anidride carbonica, previene l’erosione e sostiene le economie locali. Inoltre, un albero è un dono che sopravvive, restituendo qualcosa al pianeta anno dopo anno. Sostenibile, responsabile e duraturo: che cosa c’è di più romantico di questo?

[Earth Day Network promuove la campagna di piantumazione di alberi “The Canopy Project“] Gli americani spenderanno 2,3 miliardi di dollari in fiori per San Valentino. Il Canopy Project utilizza la formula “un albero per un dollaro”, quindi con quei dollari si potrebbero piantare 2,3 miliardi di alberi in tutto il mondo: uno ogni tre persone sulla Terra.

Se si programma una cena, si provi un pasto a base vegetale. L’allevamento animale rappresenta almeno il 14% delle emissioni globali di gas serra; il settore più impattante è quello della carne bovina. Quindi, che si vada in un bel ristorante o si scelga una serata intima, perché non saltare la bistecca per qualcosa di più sostenibile? La campagna Foodprints for the Future fornisce ulteriori suggerimenti per una dieta vegetale.

Per il dessert si scelga il cioccolato fondente, a base vegetale, di un marchio sostenibile ed equosolidale. Molte marche di cioccolato fanno donazioni a Rainforest Alliance, che aiuta gli agricoltori ad adattarsi ai cambiamenti climatici. Un’altra opzione è Endangered Species Chocolate, che dona il 10% dei suoi profitti netti a organizzazioni che sostengono la conservazione delle specie e degli habitat, e gli sforzi umanitari.

San Valentino è un giorno dedicato all’amore, ma chi dice che anche la sostenibilità non possa essere sexy?

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