Economia

Il fronte tecnologico della lotta al Covid19

Huawei ha messo a disposizione della scienza medica e della comunità internazionale tecnologie di intelligenza artificiale per la diagnostica, servizi di telecomunicazione e soluzioni per la didattica e le teleconferenze. In Italia: donazioni agli ospedali di forniture sanitarie e soluzioni per le teleconferenze tra medici, e tra pazienti e familiari.

Già dall’inizio di febbraio, con l’emergenza sanitaria non ancora diffusa a livello planetario, Huawei, il colosso dell’Information & Communication Tecnology, era sceso in campo per affrontare la sfida del Covid19. Il 4 febbraio infatti la National Health Commission of China aveva incluso la diagnostica per immagini tra gli standard di diagnosi clinica per la malattia nella provincia di Hubei, focolaio dell’infezione. La TAC contribuisce infatti ad aumentare la rapidità di reazione all’epidemia. Tuttavia, a causa dell’elevato numero di lesioni polmonari e dei rapidi cambiamenti, fin dall’inizio si rendevano necessari continui controlli e revisioni delle immagini, aumentando i carichi di lavoro del personale medico che, tra l’altro, in quella situazione era in numero insufficiente. Nel frattempo, Huawei Cloud collaborava con la Huazhong University of Science & Technology e la Lanwon Technology per sviluppare un servizio di analisi quantitativa di diagnostica per immagini assistita dall’Intelligenza Artificialemirato per il Covid19. Il servizio può ora fornire ai terapeuti i risultati della quantificazione della TAC, automaticamente, rapidamente e correttamente, sfruttando la potenza dei chip e la capacità di elaborazione di Huawei Ascend, producendo in pochi secondi risultati utili alla diagnosi e la cura del Covid19. La combinazione della valutazione medica e dell’Intelligenza Artificiale, è risultata circa 12 volte più veloce e accurata della sola valutazione manuale. Questo servizio è stato sviluppato sulla base della EIHealth, la piattaforma di analisi di immagini mediche di Huawei Cloud.

Ad inizio aprile Huawei ha poi lanciato un piano d’azione globale per supportare i clienti nella lotta al Coronavirus, come parte attiva della campagna internazionale per far fronte all’emergenza sanitaria. Huawei Cloud si è impegnata a fornire gratuitamente i servizi AI e Cloud, oltre a coinvolgere partner di tutto il mondo per combattere l’epidemia.
“Stiamo accumulando preziosa esperienza sul campo per quanto riguarda l’analisi della diagnostica per immagini assistita da intelligenza artificiale, la scoperta di nuovi farmaci, la formazione online e lo sviluppo di tecnologie per il telelavoro – ha commentato Deng TaoPresidente di Huawei Cloud Global Market in occasione dell’annuncio del piano d’azione – Pertanto desideriamo condividere la nostra esperienza sul mercato internazionale affinché la tecnologia possa essere d’aiuto ai nostri clienti di tutto il mondo per affrontare le sfide di questa crisi globale”,

Nel settore sanitario la Società cinese ha messo dunque a disposizione “Huawei Cloud EIHealth”, un’innovativa piattaforma del tutto gratuita che offre servizi quali il rilevamento del genoma virale, l’identificazione di farmaci antivirali in silico e l’analisi delle TAC assistita da intelligenza artificiale.  Nel settore dell’istruzione sono stati predisposti servizi di apprendimento online per le scuole e altre istituzioni educative. Per le aziende, Huawei ha previsto un supporto nel processo di migrazione su cloud, garantendo la continuità delle attività durante l’epidemia. Huawei Cloud sta offrendo a tutti i nuovi utenti fino a 1.500 ore gratuite di accesso al cloud e un servizio di assistenza 24 ore al giorno, sette giorni su sette, al quale è possibile accedere visitando la sezione Covid19 Information Zone disponibile sul sito internazionale Huawei Cloud. Il tutto fa parte dell’Anti-Covid-19 Partner Program di Hauwei, un programma incentrato su cinque scenari: telelavoro, applicazioni supportate da AI, assistenza alle aziende, assistenza sanitaria intelligente e formazione online. Gli aderenti possono beneficiare di un supporto a livello commerciale e tecnologico a 360 gradi e hanno l’opportunità di accedere gratuitamente a risorse cloud fino a un valore di 30.000 dollari.

Sul fronte nazionale Huawei Italia è scesa in campo fin dall’inizio dell’emergenza con donazioni di tecnologie e forniture sanitarie a diversi presidi. Dalla metà di marzo la divisione italiana di Huawei ha istituito un’unità interna di crisi per collaborare al meglio con le istituzioni nazionali e locali, e avviare azioni di sostegno concertate. Tra le più significative: le donazioni di 1.000 tute protettive ad alcuni ospedali di Milano e 200.000 mascherine tipo FFP2 provenienti dalla Cina. Inoltre sono stati donati dispositivi per la connettività di rete Wi-Fi ad alte prestazioni a 10 strutture ospedaliere provvisorie allestite per l’emergenza. Nell’ambito dell’iniziativa “Solidarietà Digitale” promossa dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano, l’azienda ha inoltre predisposto la donazione di 500 tra tablet e smartphone destinati ad alcuni ospedali italiani per consentire le comunicazioni tra i pazienti e i propri familiari.
“Siamo vicini all’Italia, il Paese in cui Huawei è presente da oltre 16 anni; crediamo che sia nostro dovere offrire tecnologia, competenze e forniture mediche in un momento così critico”, ha dichiarato Thomas MiaoCEO di Huawei Italia, commentando queste iniziative.

Altro fronte vitale per la lotta al Covid19 è lo scambio di informazioni e buone pratiche tra i team sanitari italiani e cinesi. Hauwei lo ha facilitato attraverso la propria piattaforma di collaborazione cloud Welink; e ha lavorato con alcuni dei suoi partner per creare una piattaforma di videoconferenza ad hoc in grado di assicurare una connessione in tempo reale tra gli ospedali nelle aree rosse e le unità di crisi regionali e nazionali, garantendo il continuo coordinamento dell’emergenza da remoto. Un sistema con cui diventa possibile consultare esperti di diverse regioni e condividere informazioni in tempo reale.

Il primo esempio di questa potenzialità si è visto già ad inizio aprile, quando un’equipe medica di specialisti dell’Ospedale Cotugno di Napoli si è collegata in videoconferenza con un team medico dell’ospedale Zhongshan della Fudan University di Shanghai. Il collegamento è stato possibile grazie alla collaborazione tra Huawei e Retelit, che in tempi brevissimi hanno fornito rispettivamente gli apparati di videoconferenza e la tecnologia cloud che consente l’accesso tempestivo ai dati e alle cartelle dei pazienti. La connessione, durata circa due ore, è stata l’occasione di confronto fra due primarie istituzioni sanitarie, e ha permesso ai medici cinesi di mettere a disposizione best practice a livello diagnostico e di cura; mentre l’equipe del Cotugno ha condiviso l’esperienza locale e le sperimentazioni farmacologiche in corso. Gli Ospedali dei Colli, di cui il Cotugno fa parte, è stata la prima di undici strutture ospedaliere italiane ad usufruire di questa opportunità.
La collaborazione e la solidarietà senza confini – ha sottolineato Thomas Miao – sono fondamentali per sostenere le istituzioni e gli operatori sanitari che stanno lavorando duramente sul campo per migliorare le condizioni dei cittadini italiani colpiti dall’emergenza”.

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