Economia Società

Italiani spreconi di cibo: ben 15 miliardi in alimenti finiscono in pattumiera

I dati sono stati pubblicati nella sede della FAO a Roma in occasione del panel “Zero fame, zero spreco”

Cade oggi la sesta Giornata nazionale di prevenzione dello spreco. L’appuntamento è istituito dal Ministero dell’Ambiente e rientra tra le attività della campagna ‘Spreco Zero’ e del progetto ‘60SeiZero’ del Distal (Distal) dell’Università di Bologna.

Proprio in occasione di questo appuntamento, ieri sono stati diffusi nella sede della FAO di Roma dei dati non proprio incoraggianti circa lo spreco alimentare in Italia, che avrebbe un valore complessivo di 15 miliardi di euro, ossia una somma equivalente allo 0,88% del Pil nazionale. I dati sono stati diffusi in occasione del panel dedicato a ‘Zero hunger, zero waste: growing best practices’ (‘Zero fame, zero spreco: coltivare le buone pratiche’).

Dei 15 miliardi di euro in alimenti che ogni anno in Italia finiscono nell’immondizia, 3 derivano dallo spreco alimentare tra produzione e distribuzione, e altri 11,8 miliardi sono invece cibi buttati nelle case degli italiani.

Il paradosso è che, nonostante gli italiani siano un popolo di spreconi di cibo, non ne sono assolutamente coscienti: dal Rapporto Waste Watcher 2019 di Last Minute Market/Swg, il 47% degli intervistati pensa che il maggiore spreco alimentare avvenga nel commercio, e il 27% crede che questo avvenga nei luoghi pubblici come scuole, ospedali, uffici etc.

Il 72% degli italiani ritiene che la soluzione allo spreco del cibo stia nell’educazione alimentare, mentre il 26% crede nella risoluzione data da nuovi tipi di packaging e il 20% sostiene che ci vorrebbero più provvedimenti normativi con sanzioni legate allo spreco di cibo.

Questi numeri sono inevitabilmente confrontati con il Rapporto FAO “Lo stato della sicurezza alimentare nel mondo 2018”, presentato a Roma l’11 settembre scorso. E così, in contrasto con un tale spreco di cibo nel mondo occidentale di cui l’Italia fa parte, si evidenziano tristemente gli 821 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo, con ben 51 milioni di bambini sotto i 5 anni che rischiano di morire.

Solo qualche giorno fa, invece, è stato pubblicato il Rapporto FAO sulla sicurezza alimentare nei Paesi sottoposti a conflitti, con una situazione in netto peggioramento in Afghanistan, Repubblica Centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Sud Sudan e Yemen dalla seconda metà del 2018.

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