Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, presenta la COP Giovani di Milano sulle pagine dell’Osservatore Romano.
Il momento è finalmente arrivato. Dal 28 al 30 settembre prossimi si riuniranno a Milano circa 400 giovani — due per ognuno dei 197 Paesi aderenti alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici — per elaborare proposte concrete nel contrasto alla crisi climatica mondiale. L’evento — intitolato Youth4Climate: driving ambition, ma più comunemente noto come Cop-giovani — sarà parte integrante delle negoziazioni nella 26ma Conferenza delle Nazioni Unite sul clima […]
Dunque per la prima volta nella storia, le trattative mondiali per la definizione di una comune politica contro i cambiamenti climatici saranno influenzate dalle proposte di quelle generazioni che questa crisi mette più seriamente a rischio […]
Il documento finale verrà adottato il 30 settembre e conterrà le proposte e le raccomandazioni elaborate su questi temi dai giovani, i quali avranno poi l’opportunità di esporre e dibattere ogni argomento direttamente con i ministri che condurranno le negoziazioni delle settimane successive.
C’è il rischio concreto che i governi accolgano questa novità come un esercizio di scuola da sviluppare all’insegna del “politically correct”. Ma la verità è che in oltre trent’anni di trattative, i Paesi che questi governi rappresentano non hanno saputo produrre un solo risultato apprezzabile lasciando che i gas clima-alteranti continuassero a crescere fino a compromettere il futuro dei ragazzi che oggi dovranno ascoltare […]
Certo il cammino dei giovani non sarà né facile né breve, ma quello della Cop26 è un passaggio fondamentale che andava fatto per aprire prospettive davvero nuove nella lotta al riscaldamento globale.
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