Vivere green

L’impegno nazionale per un futuro verde

L’Italia contribuisce al Fondo Ambientale dell’ONU con 5 milioni di euro e propone una trasformazione dell’economia nazionale verso una finanza sostenibile.

Il Fondo Ambientale delle Nazioni Unite dipende dai contributi nazionali volontari. Recentemente, L’Italia ha contributo con 5 milioni di euro al fondo, dopo aver firmato un nuovo accordo con l’ONU che la impegna ancor di più nella risoluzione dei problemi ambientali più urgenti. La donazione sarà utilizzata per progetti che contribuiscano a un sistema finanziario globale sostenibile: nello specifico saranno destinati ad aumentare l’efficienza delle risorse, e rinforzare la gestione sostenibile delle risorse naturali e dell’economia marittima. Con questi nuovi contributi l’Italia ha raggiunto la quota di 10,2 milioni di euro donati al fondo dal 2014. Non è però l’unico paese a voler sfruttare questo periodo favorevole alla finanza green: centri finanziari come Londra e Parigi hanno intenzione di investire in questo campo. Nel 2016 l’emissione di green bonds a livello globale ha totalizzato 81 miliardi di dollari, quasi il doppio del 2015.

L’impegno del nostro paese non si conclude con la donazione all’ONU. Dal 1 gennaio l’Italia ha assunto la presidenza del G7 e ospiterà a Bologna il summit dei ministri dell’ambiente nel giugno 2017. Uno degli argomenti del summit sarà la finanza verde, tema anche del rapporto “Finanziare il futuro“, pubblicato recentemente dal Ministero dell’Ambiente e dall’UNEP, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite. Il rapporto è una raccolta di pareri di esperti di banche, mercati dei capitali, assicurazioni, investimenti, finanza e società civile, e contiene un elenco di diciotto azioni specifiche da attuare in ambito politico e finanziario. Secondo il rapporto, l’Italia si trova ora di fronte all’opportunità strategica di orientare il proprio sistema finanziario verso un modello di sviluppo sostenibile. Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha dichiarato nell’occasione: “Questo rapporto stabilisce una serie di proposte pratiche per far coincidere rischi e rendimenti con i dettami della sostenibilità.” Per il futuro si pensa alla creazione di un Osservatorio sulla Finanza Sostenibile per continuare il lavoro iniziato con la stesura di questo rapporto.

(Marina Dal Agnol)

Related posts

Al via la prima edizione di Cinegreen: a Milano due giornate tra proiezioni e dibattiti sulla sostenibilità

Redazione

Attenti all’ambiente e alle persone. Turisti (a parole) sempre più sostenibili

Giovanni Pierozzi

Il nostro futuro è nelle città-foresta

Tiziana Tuccillo Giuliano Giulianini