Il Ministro Fioramonti incontra le associazioni impegnate nell’educazione ambientale per “fare della sostenibilità la cornice di un modello di formazione e di ricerca”.
Mentre centinaia di migliaia di studenti manifestavano nelle piazze d’Italia per il terzo Global Climate Strike, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si svolgeva un incontro che potrebbe preludere ad un cambiamento decisivo per l’educazione alla sostenibilità nel nostro paese. Il neo ministro Lorenzo Fioramonti, ha ricevuto in viale Trastevere i rappresentanti delle nove associazioni che hanno sottoscritto dei protocolli d’intesa con il Ministero per realizzare programmi di educazione ambientale e formazione per gli studenti e per i docenti. Con Italia Nostra, Lega Navale Italiana, Penta Polis, WWF, LAV, Club Alpino Italiano, Enea e Legambiente, era presente anche Earth Day Italia, con il presidente, Pierluigi Sassi, e il direttore scientifico e curatore del Festival Educazione alla Sostenibilità, Roberta Cafarotti. Le nove associazioni sono tutte da tempo impegnate nelle scuole con progetti in tema di educazione ambientale, tutela del paesaggio, patrimonio culturale, cittadinanza globale, responsabilità sociale e sviluppo sostenibile.
“Torniamo dall’incontro con il ministro Fioramonti – ha dichiarato Roberta Cafarotti – soddisfatti di aver trovato in lui un interlocutore interessato ai temi e alle proposte che abbiamo avanzato: ovvero promuovere la scuola come motore del cambiamento verso un futuro sostenibile. Riteniamo particolarmente positiva la proposta di porre l’Italia all’avanguardia di questo cambiamento”.
Fioramonti nell’occasione ha infatti affermato: “Vorrei che l’Italia diventasse il primo Paese al mondo che rimette la sostenibilità al centro. Insieme possiamo farlo”. Sul “come” arrivare al risultato il Ministro sembra in sintonia con le associazioni: “Sono, come voi, convinto della necessità di diventare parte di un sistema per rendere la nostra azione più incisiva. Insieme a voi voglio fare della sostenibilità la cornice di un modello di formazione e di ricerca. Un modus operandi della macchina ministeriale e delle scuole. Valorizziamo il lavoro già fatto e integriamolo con le buone pratiche anche internazionali”.
“Oltre ai temi dell’educazione civica – ha commentato Roberta Cafarotti – abbiamo portato al tavolo ministeriale l’idea di trovare luoghi e momenti di incontro con le tante sensibilità che operano all’interna della scuola. Pensiamo che riempire le ore di educazione civica di contenuti sulla sostenibilità sia un buon modo di cominciare a costruire un modello di istruzione che, in prospettiva futura, dovrà diventare un pilastro della formazione culturale, scientifica e umana della scuola italiana”.
Earth Day Italia mette al servizio della rete delle associazioni e del MIUR, che già ne ha patrocinato le passate edizioni, il “Festival Educazione alla Sostenibilità”: il progetto che da tre anni mobilita e impegna circa 10.000 studenti e 250 organizzazioni del paese in progetti culturali ed educativi, culminante nelle giornate dedicate al festival al Villaggio per la Terra di Roma. Dalla prossima edizione, che avrà luogo dal 22 al 24 aprile, il Festival farà parte delle tappe ufficiali di avvicinamento al Patto Educativo Globale, convocato a Roma da papa Francesco per metà maggio. Il Festival e il Villaggio per la Terra 2020, saranno dunque uno di quei percorsi condivisi per “dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta”.