Ecologia integrale Interviste

Riciclo dei rifiuti speciali: un’eccellenza italiana

Pierluigi Sassi intervista Riccardo Piunti, presidente del Consorzio Nazionale Oli Usati

[…] Come Papa Francesco ci ricorda nell’enciclica Laudato si’, è arrivato il momento di dire no alla cultura dello scarto, e di lavorare tutti insieme a modelli di economia circolare capaci di rimettere al centro l’uomo e l’ecosistema dal quale trae vita. Presentando il quarto rapporto sull’economia circolare, l’economista Edo Ronchi ha affermato che «… le nostre economie sono fragili…e questo rischia di destabilizzare l’intero sistema con una spirale inflattiva…È qui che l’economia circolare può fare la differenza trovando nel Paese le risorse che è sempre più costoso importare». Una transizione, quella circolare, che consentirebbe all’Europa di risparmiare tra gli 80 e i 90 miliardi di euro ogni anno. Ne parliamo con Riccardo Piunti, presidente del CONOU – Consorzio nazionale oli usati, una delle migliori agenzie di economia circolare a livello europeo.

[…]

Il CONOU ha dimostrato che è possibile recuperare il 100% degli scarti …

Il Consorzio nasce quarant’anni fa per il recupero dell’olio utilizzato nei motori. Un rifiuto dannoso per la salute dell’uomo e dell’ecosistema. Nonostante le difficoltà poste da questo scarto, il CONOU ha messo a punto un modello esemplare del quale andare fieri. Attraverso 100mila punti di raccolta assicuriamo al Paese la rigenerazione del 99% degli scarti, che tornano così nel ciclo produttivo generando significativi risparmi e una sostanziale neutralità ambientale di questi inquinanti.

L’Italia è dunque un buon esempio?

La strada da fare è ancora lunga per tutti. Tuttavia nel settore dei rifiuti speciali siamo al primo posto con una media del 75% di scarti recuperati. Ma soprattutto l’Italia vanta la messa a punto di modelli efficienti che andrebbero presi ad esempio. È così nell’allumino come anche nel nostro settore dove la distanza dalla media europea è netta: il CONOU recupera quasi la totalità degli oli contro una media continentale del 60%. […]

Ma questo modello si può replicare in tutti i settori?

Ogni materia prima ha le sue peculiarità e pone le sue difficoltà di riciclo. Tuttavia alcuni dei nostri fattori di successo andrebbero presi in seria considerazione dal legislatore. In primo luogo il CONOU ha avviato i suoi impianti quando la burocrazia ancora lo consentiva. Oggi ci sono investitori pronti a cogliere le opportunità dell’economia circolare, i quali poi si scontrano con iter autorizzativi kafkiani che durano anni e rendono il rischio d’impresa inaccettabile. Scoraggiare così l’iniziativa degli investitori davanti ad una crisi economica e climatica senza precedenti non mi sembra saggio. […]

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