La Costituzione e la riforma “green”. Il Presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi commenta l’attualità sulle pagine dell’Osservatore Romano
Come il “padre costituente” Giorgio La Pira volle spiegare all’opinione pubblica dell’epoca, la Costituzione Italiana approvata il 22 dicembre del 1947, ha tra i suoi fondamenti la centralità dell’uomo nella sua relazione con il contesto di cui è parte: «L’idea madre dell’Assemblea Costituente è stata quella di considerare l’uomo, non solo nella sua identità e nei suoi diritti, bensì nella sua relazione con il mondo che lo circonda […]
A 75 anni da quello storico passaggio, la medesima “idea madre” ha guidato le due Camere della Repubblica Italiana a modificare, per la terza volta nella storia, il testo fondante dell’ordinamento giuridico, al fine di inserirvi i diritti propri dell’ecosistema naturale […]
Dunque oggi la Costituzione italiana «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni», e nello spirito dei “padri costituenti” lo fa considerando i diritti che la Natura ha in sé, e non quelli che le derivano dall’essere al servizio dell’uomo […]
Una rivoluzione della “cultura istituzionale” quindi, che sta attraversando l’intera Europa, dove sono ormai 22 su 27 le Costituzioni nelle quali la tutela dell’ambiente è un diritto fondamentale, come per altro già sancito nel 2000 dalla Carta di Nizza sui diritti dell’Unione Europea […]